Il metodo Feuerstein

Reuven Feuerstein

Docente di Psicologia dell'Educazione presso l'Università di Bar Ilan di Tel Aviv dirige oggi in Israele il Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Potenziale di Apprendimento (ICELP). La sua attenzione ai problemi dell'apprendimento ha origini molto lontane, che si possono far risalire addirittura alla sua infanzia, quando a soli otto anni, insegnava l'ebraico ai bambini della comunità rumena di cui faceva parte. Quando la Romania fu occupata, Feuerstein, che in quel momento insegnava a Bucarest in una scuola per i figli dei deportati, fu internato in un campo di concentramento. Ritornato a Bucarest, intraprese una lunga carriera di studi che si concluse con il dottorato in psicologia presso la Sorbona nel 1970.

Accostatosi agli studi di psicologia sotto la suggestione della scuola viennese, approfondì in seguito lo studio dei processi cognitivi sotto la guida di Jean Piaget, nel momento in cui fu costretto a trasferirsi temporaneamente in Svizzera per curare la tubercolosi che aveva contratto lavorando con i bambini reduci da Auschwitz. Allo psicologo ginevrino egli si avvicinò attratto dall'importanza che Piaget attribuiva ai fattori cognitivi dello sviluppo dell'individuo, in contrasto con la scuola junghiana che privilegiava lo studio dell'inconscio.

Tra il 1950 e il 1954 egli esaminò e avviò all'istruzione migliaia di adolescenti provenienti da Asia, Europa, Africa e a contatto con questi bambini e adolescenti di cui tutto si poteva pensare tranne che avessero goduto di condizioni di vita paragonabili a quelle dei bambini normali, prese corpo la prima formulazione della teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale. Elaborò, inoltre, un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento (LPAD) e un programma d'intervento cognitivo (P.A.S.), alternando continuamente riflessione teorica, osservazione clinica e attività pratica per l'applicazione degli strumenti e per la formazione dei docenti, consulenti e supervisori.

L'attività all'interno dell'organizzazione Aliyah per la gioventù è culminata nel 1992 con l'apertura dell'I.C.E.L.P. (International Center for the Enhancement of Learning Potential), un centro di ricerca, formazione e terapia che si riconosce la finalità di aiutare, bambini, adolescenti e giovani adulti a raggiungere il più alto livello di funzionamento cognitivo possibile. Nel 1999 il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Torino ha conferito a Reuven Feuerstein la laurea honoris causa.


Il Metodo Feuerstein: alcuni principi cardine

Docente di Psicologia dell'Educazione presso l'Università di Bar Ilan di Tel Aviv dirige oggi in Israele il Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Potenziale di Apprendimento (ICELP). La sua attenzione ai problemi dell'apprendimento ha origini molto lontane, che si possono far risalire addirittura alla sua infanzia, quando a soli otto anni, insegnava l'ebraico ai bambini della comunità rumena di cui faceva parte. Quando la Romania fu occupata, Feuerstein, che in quel momento insegnava a Bucarest in una scuola per i figli dei deportati, fu internato in un campo di concentramento. Ritornato a Bucarest, intraprese una lunga carriera di studi che si concluse con il dottorato in psicologia presso la Sorbona nel 1970. Accostatosi agli studi di psicologia sotto la suggestione della scuola viennese, approfondì in seguito lo studio dei processi cognitivi sotto la guida di Jean Piaget, nel momento in cui fu costretto a trasferirsi temporaneamente in Svizzera per curare la tubercolosi che aveva contratto lavorando con i bambini reduci da Auschwitz.

Allo psicologo ginevrino egli si avvicinò attratto dall'importanza che Piaget attribuiva ai fattori cognitivi dello sviluppo dell'individuo, in contrasto con la scuola junghiana che privilegiava lo studio dell'inconscio. Tra il 1950 e il 1954 egli esaminò e avviò all'istruzione migliaia di adolescenti provenienti da Asia, Europa, Africa e a contatto con questi bambini e adolescenti di cui tutto si poteva pensare tranne che avessero goduto di condizioni di vita paragonabili a quelle dei bambini normali, prese corpo la prima formulazione della teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale.  Elaborò, inoltre, un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento (LPAD) e un programma d'intervento cognitivo (P.A.S.), alternando continuamente riflessione teorica, osservazione clinica e attività pratica per l'applicazione degli strumenti e per la formazione dei docenti, consulenti e supervisori. L'attività all'interno dell'organizzazione Aliyah per la gioventù è culminata nel 1992 con l'apertura dell'I.C.E.L.P. (International Center for the Enhancement of Learning Potential), un centro di ricerca, formazione e terapia che si riconosce la finalità di aiutare, bambini, adolescenti e giovani adulti a raggiungere il più alto livello di funzionamento cognitivo possibile. Nel 1999 il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Torino ha conferito a Reuven Feuerstein la laurea honoris causa.

Idea di bambino
Fu a partire dallo studio sugli adolescenti che Feuerstein e i suoi collaboratori misero a punto un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento e un programma d'intervento cognitivo, diventato noto come metodo Feuerstein. Quale forza, si chiese Feuerstein, permetteva a bambini e adolescenti segnati da esperienze così tragiche da dimenticare il dramma, da credere di nuovo nella giustizia, di provare una forte motivazione all’apprendimento? Come potevano quei bambini tornare a una vita di giochi, di gioia per lo studio? Solo un’intrinseca capacità di modificazione rende possibili questi incredibili cambiamenti. Di fronte a quei ragazzi in cui era possibile cogliere la modificabilità umana in atto, egli maturò la convinzione che l’uomo è in grado di auto‐modificarsi in modo più significativo di quanto comunemente si creda.
 
Metodologia
Feuerstein e i suoi collaboratori elaborarono un sistema di valutazione del potenziale di apprendimento denominato LPAD, e un programma d'intervento cognitivo Instrumental Enrichment Program, PEI, alternando continuamente riflessione teorica, osservazione clinica e attività pratica per l’applicazione degli strumenti e per la formazione dei docenti, consulenti e supervisori. La psicologia umanistica, il cognitivismo e il costruttivismo sono dunque lo sfondo della concezione di Feuerstein, detta interazionismo sociale, che mette in primo piano il ruolo delle relazioni sociali nella costruzione dei processi cognitivi.

L’educatore

L’insegnante si interpone tra lo studente e il compito operando una selezione di stimoli, cercando di costruire esperienze che siano significative, per stimolare nello studente il processo dell’imparare a imparare attraverso lo sviluppo di abilità e strategie.